Twitter: o lo odi o lo ami. Però senza dubbio si tratta di un social che permette di seguire contemporaneamente tantissimi utenti ed essere coinvolto sulle ultime notizie, gli eventi, idee, feedback e opinioni (gossip e battibecchi a suon di cinguettii).

140 caratteri potrebbero sembrare pochi, ma Twitter ha una forza (oscura) ovvero la sua velocità! Sicuramente Twitter risulta una piattaforma criptica rispetto al comune e diffuso Facebook, ma in realtà l’utente, di fronte a un tweet, può “reagire” in modo abbastanza intuitivo (e in maniera simile a un post di Facebook): il cuore/mi piace di twitter ha lo stesso significato dei like; il rispondi è come il commenta e il retweet è esattamente come il condividi.

Il twitterese non è linguaggio masticato da tutti - c’è chi addirittura non riesce a digerirlo - per questo motivo è cosa buona e giusta, se ci si vuole approcciare (in maniera pacifica) a questo social, avere ben chiare le funzioni, i tasti e le azioni che è possibile compiere.

 

FOLLOWING: si tratta degli utenti che hai deciso di seguire su Twitter.

FOLLOWERS: sono invece gli utenti che hanno deciso di seguire il tuo profilo.

TWEET: cinguettio… tutto ciò che gli utenti pubblicano sui loro profili: testo, immagini, gif, video e sondaggi.

RISPONDI: il tasto rispondi ti permette di rispondere a un tweet che hai trovato interessante e nel quale puoi aggiungere - oltre alla parte testuale di 140 caratteri - un’immagine, una gif, un video o un sondaggio.

RT: attraverso questa funzione è possibile pubblicare sul proprio profilo i tweet scritti dagli altri utenti. Cliccando sul pulsante Retweet puoi condividere il tweet così com’è, altrimenti puoi “citarlo” e aggiungere un commento.

MI PIACE: “riempire” il “cuoricino” è un modo facile per dire all’autore di un certo tweet che ti piace quello che ha condiviso. È un modo semplice e veloce per salvare un tweet: toccare l’icona del cuore significa far sapere all’autore che lo stai apprezzando ed è un modo semplice e veloce per raccogliere i tweet che ci interessano e ritrovarli facilmente andando sul nostro profilo e cliccando su "Mi piace".

HASHTAG (#): è una parola, una frase - ma sempre senza spazi - preceduta dal simbolo #. È un modo semplice e veloce per trovare specifici contenuti, per ricercare soltanto gli argomenti che ci interessano. Cliccando su un hashtag è possibile accedere a tutti i risultati che contengono quel termine. Inoltre un hashtag popolare diventa “argomento di tendenza”.

DM: ovvero messaggi diretti, privati, spediti da un utente ad un altro. Spesso vengono utilizzati per ringraziare un nuovo follower e promuovere le proprie pagine. A differenza dei tweet, qui non c'è la limitazione dei caratteri... sii pure “manzoniano”!

MENZIONI (@): vuoi richiamare l’attenzione di qualcuno? Inserendo il simbolo @ preceduto dal nome utente desiderato; potrai includere chiunque tu desideri nel tuo tweet, anche chi non segui. Agli interessati arriverà una notifica, ma ricorda che il tweet non comparirà sul suo profilo, quindi senza un "mi piace" si perderà nella marea di notifiche.

TT (Trending Topics): è un hashtag che precede i tweet sugli argomenti più bollenti della giornata. Inserendolo darai risalto al tweet pubblicato.

#FF (Follow Friday): ogni venerdì, con questa abbreviazione, si consigliano ai propri followers alcuni personaggi interessanti da seguire.

b4n (bye for now): per chiudere la giornata.

DIKU (Do I know you?): ti conosco?

EOD (End of discussion): tono sicuramente perentorio per porre “fine” alla discussione.

TL (Timeline): è la cronologia, la lista di tutti i tweet delle persone seguite che - nel momento in cui entriamo sul social - si visualizzano.

#TBT (Throwback Thursday - giovedì nostalgico?): è utilizzato, soltanto di giovedì, per postare foto del passato.

#TFTF (Thanks for the follow): quando un utente ringrazia l’altro per il “follow” ricevuto.

#TOTD (Tweet of the day): tweet del giorno.

#TMLT (to my last tweet): non si tratta di un messaggio di addio, ma semplicemente quando un utente non twitta da molto tempo oppure quando si fa riferimento all’ultimo tweet pubblicato.

Le conoscevi già? Allora anche tu sei un Tweep! (utente ordinario del social network dell’uccellino)

 

Quando il randomico è meglio del mirato

Spesso riuscire a reperire facilmente ciò che si cerca, su Twitter, è davvero difficile, mentre risulta più semplice trovare tweet meravigliosi (ma assolutamente randomicamente). Inoltre se non si hanno particolari contenuti da pubblicare, si fa molta fatica a generare interesse negli altri utenti. I padroni indiscussi di questo social sono i Vip, politici, giornalisti e blogger che hanno molto da dire e hanno un pubblico solido a cui attingere.

 

Temi un tweetstorm e cavalca l’onda del twitterstorm

Politici e superstar utilizzano twitter in maniera compulsiva, inviando tweet anche nel cuore della notte. E quando capita che una singola persona inizi ad inviare una serie di tweet in rapida successione - trattando di uno specifico argomento o rivolgendosi a qualcuno in particolare - allora è in quel momento che inizia a scatenarsi la “tempesta” di tweet. Ogni tweet inviato è concatenato rispondendo a quello precedentemente inviato e numerandolo in sequenza (1/; 2/ e via dicendo). La “tempesta” su twitter invece (o twitterstorm) è composta da un numero davvero considerevole di tweet inviati da differenti utenti, ma che trattano uno specifico argomento. Discussioni che spesso possono durare diverse ore. Questa tempesta si diffonde - anche in maniera orchestrata e/o programmata a dovere dai socialmediafurbi - grazie all’utilizzo di hashtag dedicati a quello specifico argomento e grazie ai retweet. Se una tempesta di twitter tratta di argomenti rilevanti ed attira l’attenzione dei media, allora riesce a propagarsi anche sugli altri social.

 

Ora sei pronto per diventare un Tweep!
PS articolo chiuso ascoltando Metronomy - The Look (https://youtu.be/sFrNsSnk8GM) Enjoy!